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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

V EDIZIONE DE “LA GIORNATA DEL RICORDO” CENTINAIA DI ORFANI DI GUERRA TORNANO DOMENICA 25 ALLA CERTOSA DI SAN LORENZO

fieri di salerno

Torna domenica 25 settembre, con la sua V edizione, “La Giornata del Ricordo”, l’ormai tradizionale appuntamento dedicato agli ex-allievi dell’Orfanatrofio della Certosa di Padula. La manifestazione, voluta dall’Associazione Nuove Idee e dal presidente Giuseppina Sorrentino, da alcuni anni si propone con successo di portare alla ribalta nazionale una pagina di grande importanza, a lungo sconosciuta, della Certosa di San Lorenzo. Il monumento certosino fu infatti dal 1923 al 1960 provvidenziale luogo di accoglienza per più di 800 orfani di guerra. A scrivere questa nobile pagina della Certosa di San Lorenzo furono soprattutto le figure indimenticabili di Padre Giovanni Semeria e di don Giovanni Minozzi, i due sacerdoti ai quali si deve la fondazione dell’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia, e quindi dell’Orfanatrofio della Certosa di Padula e di tantissimi altri. Non a caso per entrambi è in corso la causa diocesana di beatificazione, che ha visto proprio alcuni degli ex-alunni certosini e dei rappresentanti dell’Associazione Nuove Idee di Padula chiamati più volte a Roma per arricchire con le loro testimonianze e i risultati dei propri studi il processo, giunto ormai in dirittura d’arrivo. Ai tanti disperati orfani di guerra che in circa 40 anni di attività trovarono asilo nel monumento certosino, fu garantito un tetto, la sopravvivenza e soprattutto l’istruzione: tutto ciò cambiò le sorti della loro vita. L’orfanatrofio, con soli 3 anni d’interruzione (nel periodo delle II Guerra Mondiale, dal 1943 al ’46), portò avanti con successo le sue attività di formazione anche attraverso la scuola di avviamento agrario e la scuola di specializzazione industriale. Grazie a lunghe e approfondite ricerche l’associazione padulese nel corso degli anni ha rintracciato quasi 700 degli 800 orfani accolti in Certosa. Nelle precedenti 4 edizioni della “Giornata del Ricordo” sono stati già tantissimi gli ex-alunni invitati, tutti felicissimi di poter tornare, con le loro famiglie, figli e nipoti, nel luogo che li ha visti trascorre gli anni più significativi e importanti della loro adolescenza. Una felice invasione che anno per anno aumenta sempre di più: sono infatti parecchie centinaia gli ex alunni e i loro familiari attesi domenica a Padula da tutte le parti d’Italia, d’Europa e anche dagli Stati Uniti. Per loro una gioia senza eguali, resa ancora maggiore dalla possibilità di poter riabbracciare in molti casi insegnanti, compagni e amici di cui avevano perso le tracce da più di 40 anni. Le prime 4 edizioni della “Giornata del Ricordo” avevano puntato l’attenzione rispettivamente sulla figura di Padre Giovanni Semeria, su quella di don Giovanni Minoli, sulle dirette e commoventi testimonianze degli stessi ex-alunni orfani di guerra, e sull’Opera Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia”. Nell’edizione 2011 il tema centrale sarà “La Congregazione Famiglia dei Discepoli e Le Ancelle del Signore”. Il programma del convegno, moderato dal giornalista Antonio Sica, prevede a partire dalle ore 9,00 l’introduzione del presidente dell’Associazione “Nuove Idee”, Giuseppina Sorrentino, del sindaco di Padula, Paolo Imparato, del Soprintendente BAP di Salerno, Gennaro Miccio, del presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, Raffaele Accetta, del Direttore Generale della BCC di Roscigno e Laurino Michele Albanese, del Consigliere Regionale Donato Pica e del Senatore Alfonso Andria. A seguire gli interventi di Alvaro Vitale, Presidente Nazionale dell’Associazione ex Alunni e Famiglie dei Discepoli, di don Luigi Rossi, Presidente della Facoltà di Scienze Politiche di Salerno, di don Cesare Faiazza, Segretario Generale dell’Ordine Famiglia dei Discepoli, e di Suor Cecilia Ferri, Madre Generale delle Ancelle del Signore. Ovviamente grande attenzione sarà riservata, come sempre, alle testimonianze degli ex-alunni della Certosa e dei loro familiari, attesi in diverse centinaia.

 
 
 
 
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