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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

LA CAMPANIA E’ TRA LE REGIONI DEL SUD IN CUI NON VIENE APPLICATA LA LEGGE 281/91 CONTRO IL RANDAGISMO.

randagismo

Sono ancora troppi i Comuni italiani che non applicano le norme comunali previste dalle legge 281/91 contro il randagismo e le conseguenti disposizioni previste dalle singole leggi regionali di applicazione. Dai dati rilevati sul territorio nazionale risulta che in molte regioni, soprattutto del Sud, il fenomeno del randagismo, ha raggiunto livelli drammatici ed è spesso fuori controllo. Dall’ultima rendicontazione annuale (riferita all’anno 2006) inviata dalle regioni e dalle province autonome al Ministero della Salute, risultano 6.000.000 cani di proprietà e 590.000 cani randagi di cui solo un terzo ospitati nei canili rifugio. Per la precisione: sono circa 1.560 i comuni che in Italia (specialmente nelle regioni del sud Sicilia, Calabria, Puglia, Campania, Lazio, Sardegna e Abruzzo in ordine decrescente) che alla vigilia di questa estate di possibili abbandoni non hanno ancora attivato il servizio di prevenzione al randagismo. Al momento sono circa 600.000 i cani randagi liberi sul territorio nazionale e sono solamente 150.000 quelli ospitati nei canili pubblici e privati in Italia, con un incremento del 25-30 % rispetto ai dati ufficiali delle anagrafe canine regionali e nazionale, secondo cui sono circa 450.000 i cani randagi ancora liberi. In Campania, gli ingressi di cani nei canili sanitari è pari a 9.388 unità mentre la sterilizzazione di gatti ha riguardato appena 2993 felini. La situazione di specie è stata presentata nell’ambito del convegno promosso dall’Ordine dei Medici Veterinari della provincia di Salerno, presieduto dal dott. Giovanni Bruno, su “Il fenomeno del randagismo in provincia di Salerno: nuove strategie d’azione” svoltosi presso il Salone di rappresentanza di Palazzo Sant’Agostino in via Roma a Salerno.Nel corso dell’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’amministrazione provinciale di Salerno e con il patrocinio della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Napoli, coordinata dal Prof. Orlando Paciello del Dipartimento di Patologia e Sanità animale presso l’ateneo partenopeo e vice Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari Salerno e dal Dott. Enrico Auletta, Dirigente ASL Salerno, Responsabile U.O. Salerno Città, è emerso un altro elemento preoccupante relativamente ai controlli: almeno la metà dei comuni campionati tra il 2008 e i primi cinque mesi del 2009 hanno ammesso di non aver mai disposto un controllo sulla salute dei cani affidati ai canili convenzionati, pochissimi sono i comuni (tra quelli che non gestiscono in proprio il servizio di canile comunale) che hanno effettuato più di due controlli annui sul modo in cui vengono tenuti i cani nei canili convenzionati, lavoro questo lasciato alla generosità delle associazioni animaliste presenti nei canili che svolgono un'attività assolutamente meritoria nella gestione quotidiana dei cani ospiti nelle strutture specialmente in quelle private.Nella mattinata, poi, in Piazza Cavour, di fronte al Palazzo della Provincia, è stato allestito un gazebo per l’applicazione del microchip gratis ai cani passanti. Inoltre, grazie al supporto della Provincia che acquisterà un congruo numero di microchip, l’Ordine dei Medici Veterinari ha previsto che nella settimana dal 29 novembre al 4 dicembre, in tutta la provincia, recandosi presso un veterinario accreditato, sarà possibile iscrivere gratuitamente il proprio cane all’apposita Anagrafe.

 
 
 
 
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