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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Aumento delle tariffe dell’acqua nei comuni dell'agro-nocerino. Federconsumatori scende in campo per scongiurare i rialzi.

Fulmine a ciel sereno per i consumatori dell’agro-nocerino sarnese e del vesuviano che, entro la fine dell’anno, potranno subire aumenti sulle tariffe dell’acqua mediamente del 20%. In risposta, Federconsumatori è immediatamente scesa in campo per tutelare gli utenti del nostro territorio. Una lettera scritta a più mani, dal presidente della Federconsumatori Campania, Rosario Stornaiuolo, dal presidente della Federconsumatori Salerno, Peppe Sorrentino e dalla consulta legale della stessa Associazione, infatti, è stata già inviata al presidente dell’ente d’ambito Sarnese-Vesuviano, sen. Carlo Sarro e a tutti i sindaci dei  Comuni dell’Ambito Territoriale Ottimale 3 Campania. “La proposta di aumento tariffario non è stata previamente discussa con le associazioni dei consumatori – ha spiegato Sorrentino - Tale adeguamento tariffario è stato proposto tenendo conto delle sole esigenze di equilibrio economico-finanziario della Gori, gravato da pesanti situazioni debitorie. Non sono state rese note, inoltre, le valutazioni dell’Ente d’Ambito sulla legittimità delle spese effettuate dallo stesso soggetto gestore che hanno provocato tale situazione debitoria.” Nessuna menzione di un qualsiasi piano di rientro e  di ristrutturazione, necessario ai fini del via libera all’aumento, è stata, tra l’altro, posta dalla Gori (Gestione Ottimale Risorse Idriche che gestisce il Servizio Idrico Integrato nell'Ambito Territoriale Ottimale n°3 Campania). “Non sembra ragionevole procedere all’aumento delle tariffe, frutto di sbagliate previsioni del Piano d’Ambito, senza prima procedere alla modifica e al licenziamento di un nuovo Piano d’Ambito, previa opportuna discussione con tutte le amministrazioni nonché con i soggetti sociali interessati – precisano dalla Federconsumatori - Appare francamente incomprensibile che tale aumento tariffario si giustifichi sulla base di una errata previsione di aumento dei consumi (che invece sono diminuiti negli anni generando minori entrate per il gestore), dato che, presumibilmente, un nuovo aumento tariffario non potrebbe che comportare una ulteriore riduzione dei consumi idrici da parte delle famiglie, generando un meccanismo che, con assoluta certezza, comporterà a breve la necessità di un nuovo aumento tariffario.” "La strada da intraprendere secondo la Federconsumatori è quella di una politica equilibrata di contenimento della spesa, piuttosto che di una politica di aumento tariffario ai danni dei cittadini già colpiti dalla crisi economica", ha concluso Sorrentino.

 
 
 
 
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