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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

“Eccedenze costituenti” del dott.nessuno
Almeno una centrale nucleare su 146 salta in aria.

Nel mondo le centrali nucleari sono 438. I disastri nucleari rilevanti conosciuti - quelli cioè che l'infosfera ci trasmette e diventano di dominio pubblico - sono quelli di Three Mile Island, isola sul fiume Susquehanna, Pennsylvania, negli Stati Uniti d'America del 1979, quello di Chernobyl in Ucrania nell'allora Unione Sovietica, del 1986 e quelli di Fukushima in Giappone di pochi giorni fa. Questo è ciò che resta nelle conoscenze delle popolazioni sui pericoli del nucleare.
Ma i danni causati dal nucleare non sono solo questi. A Fukushima i guai sono stati tre o più. Dopo la fusione dell'atomo, sperimentata con grossi bagliori su Hiroshima e Nagasaki, abbiamo avuto qualche altro grosso problema nucleare coperto dall'assordante silenzio della ragione di Stato o di Stati sia in America che in Russia. Nei siti nucleari gli incidenti che riescono a far rientrare, in più o meno di 24 ore e che non lasciano morti e feriti evidenti e immediati sul campo, i cui danni, per "lievi" radiazioni, abbiano tempi lunghi per manifestarsi, vengono catalogati e fatti passare come ordinaria o straordinaria manutenzione.
Anche tralasciando, queste ultimi fatti, ignoti ai più, quel poco di informazione consolidata che rimane sulla iattura del nucleare, ci permette di dire, senza possibilità di smentita, che almeno ogni 146 centrali nucleari una salta in aria. Non può esistere al mondo, una fabbrica, un opificio o una semplice officina che possa avere questo livello di rischio, questo potenziale statistico di disastrosità.
Quale tipo di civiltà può sopportare che uno o più di una fabbrica su 146 prima o poi salti in aria? Facendo strage di tutto quello che vive fra e intorno ad essa? Continuando il massacro per decenni?
Immaginatevi che mondo sarebbe se ogni 146 stabilimenti, capannoni artigianali, industrie, officine, opifici o aziende che producano qualsiasi cosa dai mezzi di trasporto comprese biciclette, pattini e skate, al latte, ai jeans o a quello che volete voi, uno o più di essi esploda, può esplodere, o esploderà.
Con una o più possibilità su 146 di soccombere, la vita diventa impossibile.
Da Salerno con l'inizio di una nuova primavera, il 21.3.2011, dott. nessuno.

 
 
 
 
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