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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

La banda musicale di Giffoni Valle Piana.

Giffoni Valle Piana, ridente cittadina situata nella valle del Picentino è ricca di storia, tradizioni, misteri, antichi reperti, e ancora oggi riesce a conservare l’immagine di un glorioso passato foriero di fascino e di semplicità. E Giffoni Valle Piana non poteva certo mancare, nello scenario Picentino, di offrire anch’essa una tradizione musicale che la portò alla fondazione di una Banda Civica  che ebbe brillanti affermazioni. D’altronde, un prezioso documento custodito nell’Archivio di Stato di Salerno attesta la presenza , su questo territorio, di numerose bande musicali sin dal 1848, utilizzate soprattutto per seguire le varie dislocazioni delle Compagnie Militari della Guardia Nazionale, a loro volta, impegnate per debellare il fenomeno del brigantaggio. Le prime tracce di archivio dell’esistenza a Giffoni Valle Piana di una banda musicale, si riscontrano intorno agli inizi del secolo scorso. Se ne citano addirittura due, una nel “ Mercato “ ed una a “ Curti “. Non va trascurata un'interessante notizia che nello stesso periodo nacque colui che sarebbe diventato un affermato autore di varie composizioni musicali, Giuseppe Lanaro, il giorno 2 dicembre dell’anno 1902. Mentre della banda di Curti si hanno poche e frammentarie notizie orali, della banda di Mercato si conosce addirittura il maestro, proveniente da Potenza, Cristoforo Nicotera, autore di una famosa composizione del 1904 dal titolo “ Cuore di Madre”. La prima guerra mondiale causò la cessazione dell’attività che fu ripresa subito dopo il termine delle ostilità belliche nel 1918, con il ritorno dei “ musicisti “ dai campi di battaglia che si riunirono a quelli rimasti a Giffoni, e, grazie all’interessamento del Barone Ferdinando Fortunato, di cui la neonata Banda assunse il nome , furono riacquistati gli strumenti necessari ed iniziarono le esibizioni. Conosciamo il nome del Direttore Artistico, Luigi Vinci, che ebbe modo di ostentare tutta la sua bravura nel famoso decennio tra il 1925 ed il 1935, ricco di successi e di affermazioni. Altra interruzione si ebbe con la seconda guerra mondiale e, nel periodo post bellico, nella seconda metà degli anni quaranta, si cita un maestro di nome Garibaldi e successivamente un altro di Sassano, Michele Fiore. A ridosso degli anni cinquanta è famoso il capobanda Giovanni Ciaglia che diede inizio, nell’intero territorio picentino, ad una prassi che si riscontra in quasi tutte le bande : il musicante locale guidava ed amministrava la Banda  in sostituzione di un maestro “ forestiero”. Giovanni Ciaglia viene ancora oggi ricordato oltre che per la grande versatilità delle sue esibizioni, anche per la grande affermazione che ebbero queste durante lo sbarco delle forze americane lungo la costa salernitana.  Gennaro Saviello ci riferisce che dopo la morte di Giuseppe Ciaglia, nel 1950, la banda musicale si sciolse e molti componenti  emigrarono nelle città vicine, mentre altri continuarono a dilettarsi in solitudine o aggregandosi sporadicamente ad altre formazioni bandistiche del salernitano. Lorenzo Rinaldi, nel 1986, affiancato dal figlio di Giuseppe Ciaglia, Franco, fecero rinascere la Banda che ora fa brillantemente parte della Rassegna delle Bande del Picentino, giunta alla 13^ edizione.
Nunzio Di Rienzo

 
 
 
 
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