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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Lettera aperta ai Deputati e Senatori eletti in provincia di Salerno.
“Ripristinare le cattedre dei docenti di sostegno è una battaglia di civiltà”.


Ho ricevuto nella mattinata di oggi – martedì 28 agosto 2007 – su incarico del Presidente della Provincia Angelo Villani una delegazione del Comitato Insegnanti Precari Salerno e di genitori di alunni disabili.
Naturalmente abbiamo affrontato il problema dei “tagli” previsti dal “Piano di istituzione posti di sostegno 2007-2008”. Secondo i calcoli del Comitato siamo di fronte ad una decurtazione di 355 posti. Un dato che lascia emergere alcune problematiche che intendo sottoporre alla rappresentanza parlamentare del territorio salernitano in quanto ritengo che per risolvere la situazione sia ineludibile un intervento a livello centrale. In poche parole è indispensabile una rimodulazione del Piano in modo da rivedere l’assegnazione delle cattedre nelle singole province.
Sono estremamente perplesso di fronte ad un provvedimento che investe gravemente la sfera sociale sotto due profili. Il primo: eminentemente di carattere occupazionale. Si va di fatto ad abolire l’unica opportunità di lavoro per giovani insegnanti “precari” già da diversi anni. Il secondo: si colpisce duramente le famiglie di alunni disabili che si vedranno private del pieno diritto all’istruzione dei propri figli. In una solo circostanza mi sembra che vacillino i presupposti fondamentali dello Stato “sociale. E’ una condizione del tutto inaccettabile contro la quale occorre una forte mobilitazione dei Parlamentari della nostra provincia, evitando – per una volta – facili strumentalizzazioni politiche. Si tratta di risolvere un problema che non può avere il colore della maggioranza o dell’opposizione. Sono convinto della necessità di un’azione comune al servizio del territorio e delle comunità amministrate. D’altro canto, con il Presidente della Provincia Angelo Villani abbiamo già concordato di verificare le iniziative di sensibilizzazione che l’Ente può attivare per avviare un confronto costruttivo con i livelli centrali dell’organizzazione scolastica. Anche in considerazione delle potenziali, negative ricadute di ordine finanziario che tale provvedimento potrebbe generare sulle casse degli Enti Locali chiamati a realizzare – come loro dovere – servizi aggiuntivi alla persona rispetto a quelli già espletati.
Per quanto mi riguarda seguirò con attenzione gli sviluppi della situazione, assicurando il mio massimo impegno personale e politico.

Salerno, 28 agosto 2007
Pasquale Stanzione
Assessore Provinciale alla Scuola

 
 
 
 
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