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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

L’assessore Carmine Cennamo: “Mai l’allargamento a Postiglione della discarica di Serre”. In attesa del verdetto del Tar, pronto il dossier fotografico di denuncia: “E’ disastro ambientale”. 

“Non permetteremo che la discarica venga allargata ai Comuni confinanti con Serre. Anzi, maggioranza ed opposizione del Comune di Postiglione, compatte, stanno lottando affinché a tutta la popolazione alburnina venga riconosciuto il grave danno/oltraggio finora subito dalla scelta di allocare uno sversatoio a Macchia Soprana e risarcita per il grande disastro ambientale a cui il suo territorio è quotidianamente sottoposto”. L’assessore provinciale Carmine Cennamo affronta l’argomento-discarica anche dall’alto delle sue funzioni di consigliere comunale di Postiglione. “Postiglione – spiega – è l’unico Comune costituitosi parte civile davanti al Tar all’indomani della scelta di Macchia Soprana quale sito di discarica. La via legale fu adita in previsione del concretizzarsi di quella sciagura ambientale che sinistramente avevamo immaginato e che oggi vediamo compiuta. Nata per ospitare 200 mila tonnellate, la capienza di quella discarica è stata allargata per decreto legge a 350.000, poi portata a 700 mila. Nonostante oggi sia attestata sulle 800 mila tonnellate, per molti i margini di crescita sono ancora notevoli. Viste allora le reali finalità alla base della scelta originaria, prendo in seria considerazione le insistenti voci che descrivono l’arrivo a Macchia Soprana di camion con targhe straniere carichi di immondizia. Oggi noi di Postiglione siamo sempre più convinti della bontà, nel merito, del nostro ricorso che si discuterà mercoledì 22 agosto davanti al Tar. D’accordo e solidale con il sindaco Palmiro Cornetta, la nostra comunità lotta affinché la discarica scompaia definitivamente da Serre e la minaccia si allontani da tutto il comprensorio dei monti Alburni”. L’assessore Cennamo insiste sul disastro ambientale: “A settembre terrò un comizio a Postiglione durante il quale, attraverso l’illustrazione del dettagliato dossier fotografico raccolto, denuncerò all’Italia intera il disastro ambientale causato da quella scellerata scelta del commissariato per l’emergenza rifiuti. La discarica di Serre rappresenta la morte per gli Alburni e per il Sele. Per la prima volta, poi, ho visto il Ministero dell’Ambiente scegliere di abbattere centinaia di alberi per far spazio… ad una discarica”. Poi conclude: “La responsabilità di questa gravissima situazione ricade in capo a chi testardamente ha voluto riaprire il sito di Macchia Soprana. Spero che si faccia presto giustizia e che vengano fuori le grandi verità oggi confuse”.

 
 
 
 
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