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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Mobilitazione popolare contro l'apertura della discarica di Parapoti.

Ancora Montecorvino Pugliano e la discarica di Parapoti al centro dell'emergenza rifiuti in Campania.  Sembrano passare gli anni, avvicendarsi politici e tecnici, consumarsi ingenti risorse finanziarie, ma la risoluzione per l'emergenza rifiuti in Campania oggi, come vent'anni fa, è sempre la stessa: l'utilizzo della dismessa discarica di Parapoti. Diversamente da vent'anni fa, quello che fu un capiente contenitore naturale tale da inghiottire circa 3,5 milioni di tonnellate di rifiuti, oggi appare una tranquilla collinetta, dove i gas vengono convogliati per la produzione di energia elettrica, il percolato opportunamente trattato e l'opera di bonifica oramai allo stato terminale. Insomma, la profonda ferita di quel passato appare sempre più, dopo circa dieci milioni di euro di investimenti pubblici, un'opportunità offerta alla comunità cittadina.
Questo scenario improvvisamente è stato stravolto dalle ultime indicazioni, dapprima della Provincia e  nelle ultime ore dal Commissariato di Governo, che dovrebbero indirizzare proprio verso la riapertura del sito di Parapoti la scelta per far fronte temporaneamente all'emergenza rifiuti regionale. Immediata e risoluta l'azione dell'amministrazione comunale con la proclamazione dello stato di mobilitazione popolare.   La mobilitazione generale segue lo stato d'allerta dei giorni scorsi, che ha visto i cittadini di Montecorvino Pugliano, una comunità già provata da  venti anni di convivenza con la discarica, approntare presidi permanenti dinanzi ai cancelli della discarica di Parapoti.    
“Inizia la mobilitazione popolare sull'intero territorio di Montecorvino Pugliano – afferma il sindaco Domenico Di Giorgio - contro una scelta che riteniamo non condivisibile né giustificabile. Siamo stati convocati in serata – continua il sindaco Di Giorgio -  ad un incontro al Commissariato per illustrarci le ragioni che portano a questa scelta. Agli interlocutori istituzionali insieme alle motivazioni tecniche  paleseremo, come abbiamo fatto sino a questo momento, la volontà dei cittadini della nostra comunità, perché questa amministrazione agirà al fianco della propria gente, con i mezzi previsti dall'ordinamento democratico, per scongiurare questa ipotesi e lasciare che Parapoti e l'intero territorio comunale possano completare ciascuno il percorso di bonifica”. 
Intanto i cancelli di Parapoti vedranno nel pomeriggio una riunione popolare, con la presenza di amministratori, consulte di frazioni, Forum dei Giovani e cittadini dell'intero comprensorio Sele-Picentini.

 
 
 
 
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