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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Bosco San Benedetto, infuria la polemica.
Il sindaco Di Giorgio replica alle accuse della minoranza.

Prime dichiarazioni del sindaco Domenico Di Giorgio dopo le consultazioni del 28 e 29 ottobre per il Bosco San Benedetto, che ha visto il prevalere della lista  “Natura e vita” su “Per il bosco”. 
“Innanzitutto voglio esprimere le mie più vive congratulazioni ai cinque consiglieri eletti a reggere l'amministrazione separata Beni Demaniali San Benedetto, auspicando in futuro una proficua collaborazione con l'Ente”.
Il sindaco Di Giorgio prontamente replica alle accuse d'ingerenza politica dell'Amministrazione comunale nella competizione elettorale per il Bosco San Benedetto  mossegli contro dalla minoranza consiliare. 
“È curioso che una semplice consultazione relativa alla gestione di un bene demaniale, quale il bosco San Benedetto, per giunta circoscritta alla frazione di Santa Tecla sia diventata, a risultato acquisito, lo sfogo di una profonda frustrazione che oramai attraversa le minoranze di questo Comune. Va chiarito in maniera inequivocabile che questa Amministrazione, da me rappresentata, non ha mai inteso utilizzare questa occasione per un confronto politico, rimanendo completamente estranea a qualsiasi iniziativa che la vedesse direttamente coinvolta. Resto fortemente convinto che il ruolo e la funzione a cui sono chiamato mi impongono un atteggiamento etico e politico di estrema correttezza, non avendo partecipato a nessun comizio e incontro pubblico e rendendo oltremodo false le dichiarazioni rese dal consigliere di minoranza e capogruppo, collega Antonio Fiorillo. Al contrario, le dichiarazioni mendaci rese alla stampa da Antonio Fiorillo dimostrano l'utilizzo strumentale che s'è voluto dare alla consultazione da parte di tutte le minoranze politiche di questo comune che, in un estremo quanto ridicolo atto di riscossa, hanno inteso coalizzare i propri sforzi per affermare la propria esistenza.
Fatto ancor più inusuale, che testimonia con maggior forza la strumentalizzazione politica data dalle opposizioni è la stessa dichiarazione resa dal capogruppo della minoranza comunale e non dai soggetti interessati dalla tornata elettorale.
Questo episodio mi lascia interdetto. Se anche questa consultazione dovrà essere considerata come terreno di scontro politico, cosa che personalmente non auspicherei, sicuramente in futuro non mi sottrarrò ad un impegno diretto e frontale”.

 
 
 
 
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