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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Ancel Keys: il padre della Dieta Mediterranea.

Ancel Keys ci ha lasciati a due mesi dal centunesimo compleanno. Lo scopritore della Dieta Mediterranea, l’ideatore delle famose Razioni K (K come Keys), colui che per primo comprese l’esistenza di una relazione tra la dieta, il colesterolo nel sangue e le patologie arteriosclerotiche. Promosse e organizzò un gigantesco studio epidemiologico - svolto nell’ambito di sette nazioni, il Seven Countries Study- nel quale seguì per oltre 20 anni ben 12.000 uomini tra i 40 e i 59 anni. L’enorme importanza delle sue scoperte gli valse, tra le altre cose, una prestigiosa copertina sul Times nel 1961 e l’appellativo di Mr Colesterolo.
Nel corso dei suoi studi si fermò in Italia con la moglie Margaret, ricercatrice e biologa, e, a Pioppi, uno splendido paesino del Cilento (SA), i due stabilirono la propria dimora dal 1963 fino al 1998. Da qui elaborarono i dati dei Seven Countries, qui organizzarono convegni scientifici internazionali, qui, ancora oggi, abitano alcuni dei vecchi scienziati che collaborarono a questi studi. Ma, soprattutto, fu qui che i coniugi Keys individuarono e fecero proprio una sorta di modello, uno stile di vita, tipico delle regioni mediterranee. Ancel Keys è stato insignito, da parte del Presidente della Repubblica Italiana, della Medaglia d’oro al Merito per la Salute Pubblica. A Pioppi, grazie ad Ancel Keys e a quanti hanno voluto raccoglierne il patrimonio conoscitivo e umano, è stato realizzato il Museo Vivente della Dieta Mediterranea: un museo vivo, contenente un articolato percorso attraverso la tradizione, e non solo alimentare, di questi luoghi.

Pioppi, Capitale mondiale della Dieta Mediterranea
Oggi questo incantevole villaggio conta 400 anime e già tale dimensione costituisce un suo pregio. Si, perché la Dieta Mediterranea è uno stile di vita, o potremmo addirittura definirla una filosofia che, a Pioppi, ha la sua culla. Non a caso, quando colleghi ed amici chiedevano ad Ancel Keys le ragioni per le quali aveva stabilito il suo buen refugio in un luogo così isolato, usava rispondere: “…per vivere qualche decennio in più…”. E pare proprio che avesse ragione!
Aveva scelto con cura la località in cui stabilirsi, Ancel Keys. Lo rivelerà il prof.Fidanza, suo allievo e collaboratore, nel convegno di Pioppi del 24 gennaio 2004 che celebrerà il complesecolo dello studioso americano: “Keys ha molto viaggiato, in lungo ed in largo per il mondo, più e più volte, e quando ha ristretto il suo interesse all’Italia ha preferito quella meridionale. E poi il Cilento, visitando varie località alla ricerca di Minnelea,(come ha voluto poi battezzare la località prescelta), a due passi da Pioppi”. Minnelea, risultato dell’unione di Minne, (acqua) - etimo prelevato dalla lingua degli Indiani d’America (Minne-apolis, Minne-sota) - con Elea, il nome della mitica città - sede della scuola di Parmenide e della filosofia eleatica, antichissima stazione climatica e “centro-benessere” della Magna Grascia - la cui torre si scorge netta da casa Keys. Qui ha trascorso circa quarant’anni e, con lui, altri studiosi hanno scelto di viverci: l’emerito professor Jeremiah Stamler, dell’Università di Chicago, assoluta autorità mondiale nello studio epidemiologico dell’ipertensione arteriosa, il quale tuttora abita a Minnelea; oppure Martti Karvonen, professore finlandese del Seven Countries e, ancora, Flaminio Fidanza, il primo contatto che Keys ebbe a Napoli e anch’egli organizzatore del lungo studio dei Sette Paesi. In questo lembo marino del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano (che ogni anno viene premiato con le cinque Vele di Legambiente e con la Bandiera Blu d’Europa per il mare pulito e per la qualità della vita) si realizzò, negli anni Sessanta del secolo appena passato, un laboratorio scientifico per studiare i dati dello studio, provenienti da tutto il mondo. E gli studiosi, Keys per primo, si compenetrarono nello stile di vita “mediterraneo”. Keys disponeva di oltre un ettaro di giardino con un frutteto di alberi speciali (il chinotto, il tamarindo, il carrubo) e poi uliveti e vigne, che assicuravano vino e olio per tutto l’anno, e creò un orto insieme ad Angelo, un giardiniere del posto, che divenne il suo orgoglio.
Nello studio che egli portò avanti fu coinvolta anche l’intera popolazione del villaggio, tutti furono reclutati nell’esperimento che riscontrò mediamente un ottimo stato di salute della popolazione. Ma a Pioppi si fece di più, per un breve periodo, Keys tentò persino una controprova, fornendo ai cittadini pasti tipici dell’alimentazione americana, estremamente ricca di grassi e…le ripercussioni negative sugli esami clinici non si fecero attendere. Gli abitanti di Pioppi ricordano ancora il “Primo Convegno Internazionale di Epidemiologia Cardiovascolare” che si tenne nel ’69. I ricercatori giunsero da tutto il mondo e invasero il piccolo borgo (molti descrivono le tuniche esotiche di alcuni dei partecipanti indiani), le Poste del capoluogo furono letteralmente sommerse da telegrammi e messaggi dalle più alte autorità del pianeta: Pioppi era diventato in quei giorni il centro del mondo. Nel 1998 Keys ritornò in America e se pochissima era stata, al di fuori della stretta cerchia degli addetti ai lavori, la risonanza del suo nome, dei suoi studi e delle sue geniali intuizioni nel nostro Paese, dopo la sua partenza si è rischiato di cancellare per sempre un patrimonio di grande valore che egli rappresenta, e non solo per il Cilento o per la Campania. Implicate nei risultati dei suoi studi, vi sono formidabili risorse di sviluppo per tutti i paesi del Mediterraneo, e per ragioni che esulano dalle iniziali, grandi scoperte riguardanti la dieta: il tipo di alimentazione è legato al territorio, alle tradizioni, alla cultura, allo stile di vita delle popolazioni, dunque si spalancano porte per la riscoperta e per la rivalutazione di luoghi e civiltà. Ancel Keys insieme alla moglie Margareth ha pubblicato i seguenti libri di cucina mediterranea:
EAT WELL AND STAY WELL 1950 e 1963
MANGIARE BENE E STARE BENE 1962
BENEVOLENT BEANS 1967
EAT WELL AND STAY WELL
THE MEDITERRANEAN WAY 1975
che hanno avuto un enorme successo.
A Pioppi, dove è possibile visitare il museo di Ancel Keys, il 24 gennaio 2004 si svolse un grande evento culturale e scientifico dedicato ai Cento Anni di vita dello scienziato, una tappa fondamentale per la valorizzazione della cultura legata alla Dieta Mediterranea. Organizzato e promosso dall’Isam (Istituto per lo Studio degli Stili di Vita Mediterraneo –Cilentani), dal comune di Pollica e dalla società “Dieta Mediterranea” fondata dal  compianto Carmine Battipede, che ha avuto il grande merito di riscoprire la figura dello scienziato americano e divulgare i valori di una sana e corretta alimentazione.    
 Mangiar bene per vivere meglio  
La dieta mediterranea è una dieta povera, costruita attraverso i secoli e grazie all’apporto di varie culture alimentari che si sono incontrate in quel grande lago che era il Mediterraneo, vero e proprio crocevia di grandi civiltà. Le conclusioni dello studio dei Sette Paesi (1958) hanno dimostrato che la dieta mediterranea legata alla terra, alle stagioni e alla tradizione è considerata la migliore per prevenire infarti, arteriosclerosi, tumori e malattie del metabolismo. Com'è noto i nutrizionisti per divulgare le regole per una più sana alimentazione evocano l’immagine della piramide, simbolo universale della dieta mediterranea. Alla base di questa piramide, troviamo i carboidrati complessi: pasta, pane, amidi, patate. Sono questi gli alimenti che possono essere consumati tutti i giorni, come quelli del gradino appena superiore: frutta, verdura e latte. Poi, andando verso il vertice della piramide, l’olio di oliva che abbassa i livelli di colesterolo nel sangue e poi le carni bianche o il pesce (una o due volte la settimana); mentre le carni rosse, in cima alla piramide, non dovrebbero essere consumate più di una volta al mese. Per correre felici verso i cento anni.  

Walter Brancaccio

 
 
 
 
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