Aggiungi ai preferiti
Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 

D’Acunto: “ Una scelta incoerente e irragionevole ”

“ La raccolta differenziata: ecco il nostro futuro ”

“I Picentini hanno fatto negli ultimi anni una scelta coerente di qualità sociale, urbana ed ambientale avviando, con convinzione, politiche pubbliche volte a realizzare il territorio dell’accoglienza e delle tipicità.
Chiaramente il Giffoni Film Festival, Sieti Paese Albergo non possono restare come esperienze isolate nel territorio o peggio estranee allo stesso. Pertanto, con il sistema Turistico Locale e con le diverse forme di concertazione è stato messo in campo un processo di collaborazione interistituzionale volto a coinvolgere tutto il territorio con i suoi diversi Comuni.
Oggi i Picentini sono seriamente impegnati, in modo concorrenziale, con altri territori, a presentarsi con una offerta territoriale integrata fatta di ricettività, enogastronomia, prodotti tipici, lavorazioni artigianali, eventi culturali, servizi efficienti ed una forte identità locale profondamente vissuta all’interno e riconoscibile all’esterno. E’ un percorso lungo che paga in termini di sviluppo economico, di attrattività territoriale e di sostenibilità sociale ed ambientale; alcuni segnali sono già forti, tra questi va evidenziato che diversi sono i comuni picentini dichiarati e premiati come comuni Ricicloni per la raccolta differenziata integrata. In questo processo la richiesta di accogliere a Santa Maria a Vico di Giffoni Valle Piana un terzo Termovalorizzatore per la Campania appare fuori da ogni logica, se non addirittura irragionevole visto il lavoro per affermare nei picentini la qualità sociale, urbana ed ambientale.
Né può essere valida la motivazione che altri si sottraggono alla realizzazione di tale impianto: il problema dei rifiuti deve essere gestito, come ben dice Ciampi, da chi li produce e non il contrario, cioè da questi (dalle città) trasferito con arroganza (trovando poi compiacenza) nei piccoli comuni che, invece, lavorano per la qualità territoriale.
Così come non regge la motivazione che il comune ospitante vedendosi risolti i problemi di bilancio ne chiede a gran voce l’installazione in barba ad ogni sostenibilità sociale, urbana e ambientale non solo per il proprio comune ma per tutto il territorio dei Picentini che hanno già pagato e continuano a pagare per il carico di impianti già presenti.
Infine, penso che se si voglia e si debba accettare il Piano Regionale di Smaltimento dei Rifiuti non va assolutamente dimenticato che questo Piano prevede l’adozione della raccolta differenziata, a monte, così da destinare una ridotta quantità di rifiuti a CDR e quindi ai due termovalorizzatori previsti. Non è ragionevole che si parli di termovalorizzatore e non si attui a tappeto in Campania la raccolta differenziata. Forse qualcuno pensa di portare il <tal quale> e non la frazione di secco indifferenziato al termovalorizzatore ? Parlare chiaro aiuterebbe a capire dove si sta mirando! Ma c’è qualcuno che ancora pensa che della differenziata si può fare a meno?
Una riflessione pacata ed equilibrata certamente aiuterebbe a evidenziare che i picentini non hanno nulla in comune né con il termovalorizzatore (hanno scelto la differenziata) né con chi non comprende il percorso di qualità territoriale intrapreso che si fonda su stili di vita virtuosi e sostenibili!”.

Rosario D’Acunto - Sindaco di Giffoni Sei Casali

Inchiesta pubblicata dal periodico "Promemoria" nel mese di settembre del 2004
 
 
 
 
Pontecagnano Faiano
San Cipriano Picentino
San Mango Piemonte
 
 
 
 
             
  Avviso di Copyright 2006 © Redazione Per la tua Pubblicità Link utili Il Periodico