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Registrazione Trib. di Sa n°22 del 07.05.2004
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La castagna: Agricoltura biologica e turismo sostenibile.

Si è tenuto nell’aula Consiliare del Comune di Castiglione del Genovesi il convegno su “La Castagna: Agricoltura biologica e turismo sostenibile, una realtà possibile”. Ad organizzare l’appuntamento la Proloco Castiglionese con il patrocinio del Comune e il contributo degli Assessorati all’agricoltura ed alle politiche ambientali della Provincia di Salerno. Tra gli interventi quelli di Corrado Martinangelo, Assessore Provinciale all’Agricoltura, di Mario Camillo Sorgente, Sindaco di Castiglione, di Michele Plaitano, Assessore all’Agricoltura della Comunità montana Monti Picentini, di Eligio Troisi, esperto agronomo, di Sara Apicella, Consigliere comunale di Castiglione, di Emilio Naddeo di Picentia Turismo, di Angelo Vitolo Presidente della locale Pro-Loco e di Berardino Cerra, collaboratore della Pro-Loco. Il Sindaco Mario Camillo Sorgente si è soffermato sulle potenzialità commerciali del prodotto che potrebbe trovare un punto di forza in un impianto produttivo che dovrebbe sorgere proprio qui a Castiglione del Genovesi, su cui le attenzioni degli amministratori locali sono ovviamente costanti, mentre l’Assessore Provinciale all’Agricoltura Corrado Martinangelo ha colto l’occasione non solo per fare una panoramica del settore ma per richiamare tutti, sindaci, amministratori locali, imprenditori agricoli, alle proprie responsabilità  perché qui si tratta ha detto “di decidere quale futuro deve avere questa area,- che è ancora un oasi felice, immune dall’emergenza rifiuti e dalla criminalità, con grandi attrattori culturali ed ambientali e un gruppo dirigente rispettato in tutta la regione,- e se occorre ripensare la priorità degli interventi  e delle risorse da impiegare in un settore ancora ricco di possibilità di sviluppo o decidere una volta per tutte di privilegiare la cultura  o altri settori”. Martinangelo vede nubi scure che si addensano sul futuro agricolo della zona. Segnala inerzie e scetticismo, mancanza di idee, è preoccupato per la tenuta dell’intero settore; parla di arretramenti sul piano dell’associazionismo e della trasformazione dei prodotti, a fronte di una filiera istituzionale che garantisce sostegni ed iniziative .
E’ necessario- ha aggiunto Martinangelo- ribadire la necessità di un monitoraggio di tutti gli operatori agricoli frammentati sul territorio, della cui attività si sa poco o nulla, al fine di valutare idee e progetti per lo sviluppo agricolo di questa zona, che ha tutte le potenzialità per risollevarsi ma che non riesce a decollare nonostante la presenza di alcuni dei migliori prodotti tipici della Campania. “Per quanto ci riguarda noi stiamo facendo come Provincia la nostra parte, ora è arrivato il momento che la spinta propulsiva ci venga data anche dai Sindaci, dalle imprese, dalle forze sociali , affinché la spinta all’associazionismo e alla trasformazione dei prodotti, che segna ancora il passo, possa  effettivamente realizzarsi con il concorso solidale di tutta la rete degli attori locali. per costruire , insieme alla Provincia di Salerno, un percorso di programmazione di tutta la filiera agricola che dall’esaltazione dei prodotti di qualità si concluda finalmente con realtà agro-industriali capaci di assicurare lavoro e reddito. Perentorio l’appello al senso di responsabilità dei singoli enti locali che “devono concentrare gli sforzi per qualche tempo più che sull’estetica dei loro paesi e sulle infrastrutture, abbandonando le bandiere municipalistiche, sulla necessità di un contributo fattivo di idee  e di proposte che ancora non ci vengono date, per creare le condizioni strutturali per il rilancio dell’economia agricola di questa zona”.

Siamo di fronte ad una situazione assurda e paradossale: registriamo la disponibilità di concrete possibilità di finanziamento per venire incontro alle esigenze di questo territorio da parte del Ministro De Castro eppure nel nostro caso manca la capacità di offrire progetti seri e realizzabili per questo territorio”. Nei prossimi giorni l’Assessore provinciale all’Agricoltura, con una nota, indirizzata a tutti i sindaci del picentino intende convocare un raduno, una sorta di Stati generali per l’agricoltura del picentino, “una tappa indispensabile al punto in cui siamo arrivati, uno scambio di idee nuove di sviluppo, un confronto serio e responsabile sulle cose da fare diretto a rivitalizzare l’intero settore agricolo e produttivo, ha concluso Corrado Martinangelo.
 
 
 
 
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