 Tra  denuncia e comicità prima nazionale de  “Il  malato immaginario” firmato da De Cristofaro.
Tra  denuncia e comicità prima nazionale de  “Il  malato immaginario” firmato da De Cristofaro.
                              Ancora una prima per la stagione comica 2007-2008 del Teatro Nuovo  di Salerno, diretta artisticamente da Ugo Piastrella. Sabato 3 novembre alle ore 21.00 (e domenica  4 novembre alle 19) Pasquale De Cristofaro firma la regia de “Il malato immaginario” di  Moliere. Una produzione del Teatro Nuovo, con Felice Avella e lo stesso De  Cristofaro nei panni dei protagonisti. “La  compagnia che ho formato per realizzare questa versione del Malato – spiega il  regista - è composta da allievi e compagni che da lungo tempo condividono con  me una ricerca sulla teatralità contemporanea. Questa volta affrontando un  classico della tradizione abbiamo cercato come sempre di operare dei  sostanziali interventi drammaturgici per rendere l’operazione più vicina alle  nostre particolari caratteristiche. Gli attori sono: Rosanna Di Palma, Felice  Avella, Carla Avarista, Cristina Recupito, Antonello De Rosa, Antonio Grimaldi,  Igor Canto, Francesco Petti e io stesso, Pasquale De Cristofaro, nella parte di  Pulcinella. La Commedia  dell’Arte e Molière uniti per un discorso serrato sullo spazio e sul corpo  dell’attore”. Un Moliere comico, altamente esilarante ma anche feroce, ironico,  con una forte carica di denuncia delle ipocrisie che mascherano la società  sempre uguale a se stessa ieri come oggi, fondendo nella denuncia teatrale i  temi eternamente attuali. Le malade  imaginaire fu rappresentata per la prima volta al Palais-Royal di Parigi il  10 febbraio1673 con musiche di Marc-Antoine Charpentier e da quel momento ha  sempre goduto di un enorme successo presso tutti i pubblici e i teatri europei.  Cavallo di battaglia di grandi interpreti e grandi registi è una satira  divertente e amara, al tempo stesso, sulla medicina e la cialtroneria di medici  spregiudicati e affaristi. La storia ha per protagonista Argante, uomo  ossessionato dalle malattie e che, quindi, considera che non vi sia niente di  più importante nella vita della medicina. In questa sua mania lo asseconda  soltanto la sua seconda moglie Belinda, interessata ad impossessarsi del suo  patrimonio. La figlia Angelica, il fratello e soprattutto la serva Toinette,  che in questa versione cambia sesso diventando un furbo Pulcinella, sono decisi  a far rinsavire Argante. Per smascherare l’ipocrisia di Belinda, la serva  convince il padrone a fingersi morto. Disteso come un cadavere, Argante  constata la soddisfazione per questa morte della sua seconda moglie e la  genuina disperazione di Angelica. A questo punto Argante non può che biasimare  la condotta di Belinda scacciandola e accettare che Angelica sposi Cleante suo  innamorato da sempre a patto che diventi a sua volta medico. Lo spettacolo sarà  replicato sabato 10 e domenica 11 novembre.