 Anteprima tra polemiche di Codice  Egizio, il film documentario salernitano che completa “Il Codice Da Vinci”.
Anteprima tra polemiche di Codice  Egizio, il film documentario salernitano che completa “Il Codice Da Vinci”.
                              Si svolgerà il 13  febbraio sulla incantevole Terrazza Laudiero (via Manzoni, Napoli), l’anteprima  nazionale di Codice Egizio. Il film salernitano di approfondimento sul tema  dell’esoterismo, scritto e diretto dallo studioso di massoneria, essoterismo e  giornalista salernitano Mariano Iodice. Tra gli ospiti hanno assicurato la propria  presenza l’ingegnere-scrittore partenopeo Luciano De Crescenzo ed il direttore del Radiocorriere Tv Massimo Maffei.  La  realizzazione del film per la Tv  è una coproduzione Mediapress-Globo  Film 2000 Salerno. Le riprese sono state interamente girate nei posti più  suggestivi e significativi dal punto di vista dell’esoterismo, dell’occulto e  del mistero, di Napoli e Salerno. Il film sarà messo in  onda il 7 aprile in anteprima su Sat 8 - frequenza 859 piattaforma Sky in  chiaro. “Trovo veramente assurdo – ha dichiarato il regista Mariano Iodice – il  divieto di girare alcune scene, tra le più significative, all’interno della  Cappella San Severo dell’omonimo palazzo nel centro di Napoli, luogo caro agli  appassionati di esoterismo. Il proprietario, discendente del conte D’Aquino che  fu figura centrale nel panorama nazionale dell’occulto, avrebbe voluto  innanzitutto conoscere i particolari della trama e poi, dopo attenta personale  valutazione, quantificato il compenso da chiedere. Ritengo quella cappella,  arricchita dal Cristo velato, un patrimonio dell’umanità. L’episodio mi ha  riportato alla mente la pretesa di Totò di guadagnare per ogni scatto alla  Fontana di Trevi… Ovviamente non ho voluto sottoporre la mia opera al giudizio  di qualità di questo signore”. PROTAGONISTI - Il  film, 70 ore di girato per un prodotto finale di 40 minuti, ha già suscitato  notevole curiosità all’indomani della presentazione lo scorso 20 dicembre  presso l’Ente Provinciale per il Turismo di Salerno. Tra gli attori protagonisti i salernitani Rosario Tedesco (nella parte del Conte di Cagliostro), Anna Lorito (Principessa di Sangro), Simona Alfano (l’invasata,  la posseduta), Paolo  Molinari (cortigiano), Stefano Zolferino (il diavolo, l’inquisitore), Mario Apicella (cortigiano), Mirella Pecoraro (nobildonna).      
                              
                              TRAMA - Il  film-documentario ripercorre la vita del protagonista attraverso una suggestiva  riscoperta dei luoghi "misterici" di Napoli, partendo dalla piazzetta  Nilo per svelare un segreto che sarebbe contenuto nel libro di Dan Brown "Il  Codice Da Vinci". Il best seller celerebbe, infatti, sotto l' apparenza di  sconcertanti ma banali rilevazioni destinate ai profani, verità ben più  profonde. “In realtà Dan Brown, che firma un testo ‘ispirato’ da altri – dice  Iodice - avrebbe realizzato un messaggio destinato ad una catena di iniziati  sparsi per il mondo che ricevono così lo strumento ed il segnale per attuare un  progetto che fu stabilito tre secoli or sono e che deve essere organizzato  entro il 2025, nel segno dell´età dell´Acquario. ‘Devo trasmettere il segreto’  svela Jacques Sauniere, pochi minuti prima di morire, ma il segreto, come  racconta il film-documentario, non è certo quello del femmineo sacro, o dei  templari del Priorato di Sion. Nelle righe ‘ermetiche’ del Codice Da Vinci si  cela ben altro: qual è, dunque, la sconvolgente rivelazione del Codice? Un salto  indietro di tre secoli conduce alla rivelazione: il 21 dicembre 1772, sotto  false spoglie del marchese Giuseppe Pellegrini, il Conte Cagliostro,  accompagnato dalla moglie Lorenza, arriva a Napoli. Lo accoglie il cavaliere  d´Aquino che attendeva l´illustre massone per adempiere al testamento ermetico  del principe di Sangro, morto l´anno prima. Il Conte Cagliostro, da parte sua,  stabiliva proprio in quella circostanza la consacrazione del suo Rito Egizio  che avrebbe conquistato gli iniziati d´Europa. Nel palazzo che fu di Raimondo  di Sangro, si sarebbe compiuto il sogno dell´alchimia che risaliva agli antichi  egizi che sono stai i primi a conoscere i segreti di quell´arte, un segreto che  si tramanda da allora, e per vie ermetiche, a pochi eletti… Un terzo luogo potrebbe essere proprio Salerno dove il Conte si recò  proprio nel 1775 per recuperare -prima della improcrastinabile fuga- una  raccolta di madrigali "Le Villotte del Fiore" tra le quali una di  particolare significato per il Conte e che qualche secolo prima il giovane  Giovanni Azzaiolo decantò per la   Principessa di Salerno. Così Giovanni Azzaiolo prende parte  alla storia musicale per essere stato rinvenuto dal Conte che avrebbe rinchiuso  il suo segreto - che da allora si tramanda ermeticamente - nello spirito della  musica. Un salto in avanti ci conduce ad un’altra rivelazione: il 21 dicembre  2006 (ossia nello stesso giorno 234 anni dopo) è stato presentato il film per  la televisione Codice Egizio attraverso il quale il Conte dà gli ultimi ritocchi al suo lavoro, per  adempiere - in tempi moderni - al testamento ermetico ponendo fine  all´antiquato silenzio diventato inattuale e abilitando questa epoca a quella  dell´era dell´Acquario”.