 Barbara  Chiappini e Rosario Verde in tandem sulla comicita’ del matrimonio.
Barbara  Chiappini e Rosario Verde in tandem sulla comicita’ del matrimonio.
                              Sabato 1 e domenica 2 dicembre, al  Teatro Nuovo di Salerno, nell’ambito della stagione comica 2007-2008 diretta da  Ugo Piastrella, va in scena lo spettacolo “Nel momento giusto nel posto  sbagliato” di Ciro Ceruti, che ne cura anche la regia. Protagonisti della  brillante commedia saranno Barbara Chiappini e Rosario Verde. Sembra strano sentir parlare di una coppia in crisi  e di un marito svogliato nella vita coniugale, quando la moglie in questione è  Barbara Chiappini. Eppure questo è il copione dell’ultimo spettacolo di Ciro  Ceruti. La storia è quella di due coniugi stressati dalla mancanza di lavoro  tanto che, se la Chiappini  riesce a racimolare qualcosa svolgendo lavoretti per i vicini di casa, Rosario  Verde ha un crollo psico-fisico che lo costringe addirittura ad una momentanea  impotenza, scatenando anche le ire della moglie decisamente insoddisfatta. I  due dividono casa con Gegè, fratello invadente e nullafacente della padrona di  casa che non perde occasione per litigare e soprattutto prendere in giro il  cognato per i suoi intimi problemi. Come suggerisce il titolo però  quest’interruzione di virilità svanisce proprio “Nel momento giusto nel posto  sbagliato” facendo scattare una serie di guai a catena che imperverseranno su  tutti i personaggi in scena. E’ lo stesso Ceruti, nelle sue note di regia, a  spiegare le ragioni dello spettacolo: “La caratteristica costantemente presente  nelle regie che ho eseguito fino ad oggi è figlia della mia passione nei  confronti del teatro umoristico anglo-americano miscelato, però, alla positiva  contaminazione dello humor strettamente napoletano, che dà fondamenta alle mie  origini artistiche. La comicità anglo-americana è di situazione. Nasce dalla  drammaturgia stessa della commedia che si rappresenta. La comicità di casa  nostra è la trovata, la battuta, la gestualità, che inevitabilmente è presente  in tutti noi attori partenopei. Cercare di fondere le due scuole non è cosa  facile, ma se ci si riesce il binomio è sicuramente vincente. Ho sempre  affermato che il teatro, in genere, è un’arte collettiva e pochissime volte  individuale. Dare il giusto spazio ad ogni personaggio crea un equilibrio  vincente. Ogni attore deve sentirsi parte integrante di un unico progetto:  quello di far ridere, piangere o riflettere lo spettatore a seconda delle  esigenze drammaturgiche della commedia. Il linguaggio? E’ moderno, anche se la  tradizione in forma velata è sempre presente. E’ un napoletano italianizzato  oppure un italiano napoletanizzato…come volete…decidete voi. 
                                  Lo spettacolo sarà replicato sabato 8 e  domenica 9 dicembre. Costo del biglietto euro 16/20.