 
                              Si è conclusa la seconda edizione di EBBRI DI BRIGANTI.
                
Ebbri di Briganti: secondo anno.  Un bilancio soddisfacente per il ciclo di iniziative organizzato dal Sistema  Turistico Locale I Picentini, con il sostegno di Regione, Provincia, Comunità  Montana Monti Picentini, Terre Antiche del Nocciolo, Picentia Turismo. Un programma  fitto di convegni-studio,  spettacoli e  mostre,  iniziati a marzo e proseguiti  fino a dicembre, di cui si è occupata anche la stampa nazionale e regionale e il  rotocalco di Raiuno “La vita in diretta” . Una full immersion nelle realtà  dell’agro-alimentare dei picentini che ha visto protagonisti enti locali, associazioni,  agricoltori , studiosi, con una forte partecipazione di pubblico. Gli eventi  sono stati tantissimi ed hanno coinvolto veramente tutti. In primo piano la  riscoperta delle proprie radici e dell’universo rurale, la valorizzazione delle  manifestazioni territoriali che promuovono i prodotti tipici di qualità  (castagne, vino, extravergine, mela annurca, nocciole ) con le Assemblee Nazionali  delle Città del Castagno, del Vino e delle Nocciole; il picentino, infatti, è  la zona della Campania dove alcune risorse agricole si fregiano di marchi di  qualità che vanno rilanciati a livello nazionale stimolando l’associazionismo dei  produttori, incentivando la produzione e avviando i progetti per la  trasformazione e commercializzazione. Ebbri di Briganti ha percorso in lungo e  in largo nove comuni  accompagnando gli  itinerari enologici e della gastronomia rurale, dove nasce un vino raro come il  montevetrano o  il montepugliano dalle  forti potenzialità.  “E’ in questo  connubio di civiltà e sapori e di testimonianza storica, - dice Gennaro Saviello- che con Pietro D’Aniello è stato il mentore di  molte iniziative -  si sono valorizzate  anche le numerose feste folcloristiche, le sagre, le rievocazioni che hanno  unito storia, cultura, riti e testimonianze del passato. L’obiettivo ambizioso  è di creare le condizioni affinchè la vivacità culturale si evolva anche in  protagonismo economico e in un turismo rurale qualificato che può vivere lungo  tutto l’arco dell’anno”           
“Ebbri di Briganti - spiega  l’Assessore provinciale all’Agricoltura Corrado  Martinangelo- ha assunto le proporzioni di uno degli eventi più  caratterizzanti e significativi della provincia di Salerno. Inoltre grazie al  grande impegno organizzativo e alla concertazione unitaria fra gli Enti e le associazioni  diffuse sul territorio diventa un concreto elemento di promozione culturale del  territorio, nonché di confronto e di studio sui problemi del comparto agricolo e  sulle vicende storiche delle nostre comunità. Il bilancio di quest’esperienza è  sicuramente positivo e sarà riconfermata. Occorre anche dire che tutto il  percorso è stato sempre corretto e trasparente. La mia attenzione e il mio  impegno, voglio ribadirlo a scanso di equivoci, non ha penalizzato nessuno ma  anzi è al servizio di tutto il picentino ”.
  Antonio Verdoliva dirigente dello Stapa-Cepica - Regione Campania, sempre  presente a tutti gli appuntamenti, è soddisfatto dei risultati raggiunti e tiene  a precisare che “il merito di queste iniziative, tra cui mi hanno favorevolmente  colpito quella sul brigantaggio ad Olevano e sui Longobardi a Montecorvino, è  quello di aver condotto una riflessione forte e coinvolgente sull’identità del  territorio, sulla memoria storica e sulle radici più antiche di una  straordinaria civiltà contadina ”.  
                              
                                Walter Brancaccio